Resoconto Notte Bianca 2023 al Liceo "Pizzi" di Capua
T orna la Notte Bianca del Liceo Economico Sociale, al Liceo Statale "Pizzi" di Capua, che è parte della Rete LES Campania. Dopo la pausa forzata dovuta ai problemi di salute pubblica, causati dalla pandemia di covid-19, nel dicembre 2023 è stato organizzato un nuovo spettacolo culturale dedicato a questo indirizzo, moderno e tra più completi, ma anche radicato in antiche tradizioni. Un indirizzo che in futuro sarà integrato nel nuovo Liceo del “Made in Italy”, ma che ha lottato ed ottenuto la possibilità di mantenere l’opzione per le scienze umane, oltre che l’aspetto economico-sociale, perché la prospettiva umanistica è base, oltre che d’identità, anche di una maggiore sviluppo economico e sociale del territorio. Venerdì 1 dicembre 2023, così, al centro dell'evento del Liceo delle Scienze Umane-Opzione Economico Sociale sono gli studenti, che hanno dato vita, nell'Aula Magna della scuola, ad una creativa manifestazione, il cui emblematico tema è stato "Tradizione e innovazione", molto in linea con l'indirizzo stesso. Così, nello storico Liceo Pizzi, fondato da un mazziniano nel XIX secolo, si è svolto un nuovo evento, in linea con la tradizione storica di questa scuola: un tempo un Istituto Magistrale, ora un Liceo Multi-Indirizzo, in cui gli aspetti umanistico-pedagogici rimangono primari. La manifestazione culturale è stata dedicata anche allo scrittore Italo Calvino, del quale, quest’anno, ricorre il centenario della nascita, con particolare attenzione agli aspetti di tradizioni e innovazioni che si intersecano, perché, è stato ricordato in tema, ogni cambiamento è una novità tra le stelle, i cieli non restano uguali… Trasmesso in diretta twitch e con la collaborazione tecnica esterna di Studio Live Video, l'evento ha visto, inoltre, al centro la stessa Capua: un'antica protagonista, che è stata valorizzata in quanto luogo, nei secoli, di una profonda tradizione culturale. "Altera Roma": "Altra Roma", era stata definita, dall'uomo politico ed avvocato latino Cicerone, la Capua antichissima, una metropoli già preromana, con insediamenti oschi, etruschi, sanniti (il cui sito è nel comune di Santa Maria Capua Vetere, ma i cui principali reperti sono al "Museo Campano" della Capua "Nuova", di fondazione alto-medievale, da parte di abitanti provenienti da quella più antica). Definita in modo ispirato, poetico, la "Regina del Volturno", Capua, che esprime sempre tanta identità, è stata così al centro pure della serata. Capua, che nel Medioevo è stata anche longobarda e normanna, è anche la città del primo documento in lingua italiana, il “Placito Capuano”, per cui, a maggior ragione, i momenti emblematici della sua storia, a volte drammatici, malinconici, a volte gioiosi e spensierati, sono stati sempre intensi. La serata, svoltasi dalle 18:00 a poco dopo le 20:00, circa, ha visto i sentiti saluti del dirigente scolastico, professor Enrico Carafa, che si è detto fiero del valido lavoro di insegnanti e studenti, che si è espresso nella Notte Bianca, ma anche in tantissime altre attività, che hanno reso il Liceo Pizzi, tra i primi tre Licei della provincia di Caserta, per la classifica Eudoscopio. Ci sono stati, poi, l'intervento dell'assessore alla cultura del comune di Capua, dottor Vincenzo Corcione, una introduzione al tema della serata ed una proiezione del video "Matres Matutae: un tesoro capuano", sulle antichissime statue, simboli ancestrali di fertilità, rappresentanti donne con bambini, che richiamano la continuità della vita. Varie alunne hanno inoltre interpretato le matres matutae, con fagottini tra le mani che rappresentavano in modo figurato dei bambini appena nati, in modo suggestivo... Particolari approfondimenti sono stati dedicati alle tradizioni culturali di Capua, a personaggi che ne hanno fatto la storia, tra cui il medievale Pier Delle Vigne. Soprattutto sono stati caratteristici variopinti quadri viventi, teatralizzati, che rappresentano alcuni eventi di grande importanza per la storia della città sul fiume Volturno: il Sacco di Capua, che commemora l'immane strage di cui si macchiò il duca Cesare Borgia detto il "Valentino" (circa 5000 abitanti furono uccisi, poiché la città non gli si arrendeva), lo sfavillante Carnevale, l'incontro del Venerdì Santo, con il Vescovo benedicente: come in un fermo immagine di antiche fotografie, con lo sguardo in camera, gli studenti, hanno cristallizzato pose espressive, interpretano ed in un certo senso facendo rivivere quei momenti emblematici. Momenti particolarmente vitalistici si sono vissuti con la tradizione folkloristica della tarantella, danza popolare ballata con nastri variopinti e tamburelli: un ballo caratteristico, la cui bellezza rappresenta davvero qualcosa dell'anima di questi luoghi. Uno spazio creativo, poi è stato rappresentato da una storia della moneta, da quelle vere e proprie, antichissime (ad esempio, quelle osche, impresse con un alfabeto retrogrado), a forme di antico scambio differenti da quello monetario: ad esempio, gli antichi salari venivano pagati con il sale, molto prezioso con solo per insaporire, ma anche per conservare molti alimenti. Gli approfondimenti più in linea con la parte economica del Liceo sono stati rappresentati da interventi di imprenditori locali: Giaccio Frutta per la "Melannurca Campana", che pianta un "seme di innovazione" anche con altri frutti: pesche, albicocche, kiwi, coltivati con pochi concimi chimici; sono intervenuti anche Vincenzo Zambardino, con il progetto "Still be believe" e Mario Di Girolamo, con la "Start-Up Weekend". Ricordata la storia anche di una delle prime piattoforme per facilitare la comunicazione culturale, che permetteva lo scambio di 50.000 libri. Soprattutto è stato sottolineato quanto nulla di male ci sia, a volte, nel fallire, ma bisogna mettersi alla prova… condizione per poi, in futuro, riuscire. Successivamente si è svolto il monologo "Cosa c'è di nuovo?", su possibili innovazioni futuristiche, di robotica, ma anche ci sono stati approfondimenti su didattica tradizionale rispetto all'intelligenza artificiale, con le sue opportunità quasi impensabili, tramite i suoi algoritmi potentissimi, su sistemi ingegnerizzati, ma anche con i suoi seri rischi, poiché non deve essere scissa dall'etica di una mente umana pensante, con il suo bagaglio di sentimenti. Una didattica coinvolgente è stata rappresentata anche da una canzone che insegnava l'alfabeto spagnolo come in un gioco: simboli del valore insostituibile, qualunque innovazione ci potrà essere, del coinvolgimento degli studenti, che rimane base per l'apprendimento, che può avvenire molto di più quando congiunto all'amore per quello che si fa, in una fusione tra attitudini naturali ed aspetti culturali acquisiti in modo interiorizzato. D'altra parte, l'istruzione aiuta ad appoggiare maggiormente possibili aspirazioni: al riguardo, è stata ricordata una frase di Martin Luther King, per cui aiutare a sperare in un miglioramento non è vivere invano. Tutto l'evento, infatti, è stato un modo di costruire di più un rapporto tra studio ed opportunità di lavoro che migliorino le possibilità nella nostra terra, anche con maggiori possibilità di rimanervi, arricchendola ulteriormente. Una terra la cui vera ricchezza, certamente, non è il petrolio, ma il su tesoro è la cultura stessa. [Questo articolo è stato pubblicato sul giornale telematico "Caserta24ore", inoltre un testo che in estrema sintesi si riferisce all'articolo è stato pubblicato sul giornale in carta stampata "Block Notes", mensile)]