Quarta intervista con Paolo Del Prete |
Un lungo dialogo sulle sperimentazioni musicali, che s'intreccia con ispirazioni tratte dagli aspetti più validi e profondi della mistica cristiana e delle tradizioni filosofico-religiose orientali, soprattutto indiane, cinesi e giapponesi: sono questi i temi essenziali che costituiscono alcuni dei contenuti di questa intervista con Paolo Del Prete. Musicista polistrumentista, collaboratore di vari giornali, scrittore, laureato al Dams all'indirizzo di Musicologia, il poliedrico artista affronta con chiarezza e profondità anche temi legati alla parapsicologia, ai quali si è avvicinato pure a causa di proprie esperienze personali, connesse, appunto, al paranormale. Del resto, mentre nella parte di società in cui prevale il materialismo consumistico quello della mente umana e delle sue potenzialità è un ambito poco conosciuto, le varie tradizioni esoteriche fiorite nella storia umana, cristiane ed orientali, cui Paolo Del Prete si riallaccia, lo hanno notevolmente analizzato ed approfondito. Le analisi di Paolo Del Prete trovano, peraltro, convergenze con aspetti importanti della fisica, e di sue scoperte antiche e moderne: tra le tante, quelle dell'indistruttibilità dell'energia dell'Universo, l'idea che materia ed energia siano fasi diversi di un'unica realtà (analogamente, ad esempio, ad acqua e ghiaccio, stati diversi di un'unica entità), ed altri ancora. Colpisce il tono sereno del musicista, che invita a valorizzare il "qui ed ora", in armonia con importanti correnti filosofiche e di psicologia, liberando la mente da agenti inquinanti che avvelenano moralmente, e che, spesso, hanno radici più in rappresentazioni distorte ed indotte della realtà, che nella realtà stessa. Del resto, la visione rasserenante e di pace interiore espressa da Paolo Del Prete è integrata ed aiutata dalla fede nell'Aldilà:anche in questo caso, la tesi di un universo multidimensionale è stata espressa anche da molti scienziati. Tornando ad un discorso più specificamente spirituale, è importante notare che la fede nella vita eterna apre prospettive straordinarie, in quanto, considerando eterna la vita, si può considerare eterno anche l'amore...
Ricciardi: “Quali sono le caratteristiche che consideri più importanti del tuo nuovo album in programmazione: «Paolo Del Prete-The Mantra Album?» Oltre ad aspetti stilistici, ti chiedo, infatti, se ritieni ci sia un messaggio particolare che emerga in questo tuo nuovo lavoro...”
Del Prete: “I Mantra, o Mantram, sono delle brevi frasi o anche semplici parole (uno dei più conosciuti più è “OM” ma ce ne sono innumerevoli). Il concetto fondamentale è la ripetizione costante del Mantra stesso allo scopo di vuotare la mente tenendola contemporaneamente occupata con questa parola la cui forza, amplificata dalla Potenza della Sacralità, dissolve progressivamente il continuo “chiacchiericcio”, spesso in “background” ma continuo, dei nostri pensieri e permette quindi la vivere in pienezza e con attenzione l’attimo presente. Si verifica così centratura graduale dell’ equilibrio psico-emotioa in quanto, fondamentalmente, si evitano sprechi inutili e si acquistano nuove energie. Sono molte le Religioni in cui troviamo applicazioni di questo metodo, pur nelle diverse forme e basi concettuali: nell’ ambito Cristiano, ad esempio, troviamo qualcosa di molto simile alla Pratica dei Mantra nella Preghiera Esicastica, nel Rosario e nelle Giaculatorie. Ma anche in ambiti scientifici come la psicologia e la medicina olistica, pur naturalmente con tecniche e metodologie differenti, in varie casistiche si parte dallo stesso concetto di base. L’idea di aggiungere suoni e colori su alcuni tra i Mantra più diffusi ed efficaci mi è venuta spontanea, ed altrettanto spontanea e’ nata la collaborazione con vari DJ / Producers di fama internazionale che ne hanno realizzato le versioni Dance nei loro diversi stili tecnici ed artistici, da Roberto Albini e BlueIce DJ fino Gavrilescu Costinel ed Alvise Torrisi (quest’ultimo, nonostante il nome, è un inglesissimo DJ Producer, tra i migliori di Londra) che già in precedenza avevano realizzato i loro remix della mia “I Believe”, che verrà comunque inserita nel Mantra Album in un nuovo edit, benché molte versioni di questo brano siano state già pubblicate in varie compilations (la più recente, la stupenda “Deep Frequency”, è appena uscita a livello mondiale, ufficialmente il 15 / 2 / 2015). Per ciò che riguarda grafiche e colori la gran parte dell’opera è stata affidata allo studio “Seregrafando” di Como che, grazie a Serena Lanzoni, è riuscito a rendere perfettamente visualizzabili le vibrazioni contestuali, con l’aggiunta di un inconfondibile tocco stilistico che rende il tutto ottimale.”
Ricciardi: “Nelle varie attività artistico-culturali nelle quali ti sei cimentato un peso importante, caratterizzante, l'ha avuta la tua impostazione spiritualistica, declinata nel senso della riscoperta della tradizione cattolica, pur rimanendo aperto, in generale, nei confronti della ricerca spirituale più a tutto tondo.. Attualmente, pur rimanendo importanti le tue radici cattoliche, stai dando più spazio all'influenza di antiche tradizioni di pensiero orientali, oltre che alla disciplina psico-fisica tipica della arti marziali. Puoi spiegare maggiormente quali aspetti ritieni più validi di queste tradizioni che possono avere avuto parte nella tua ispirazione, ed in che modo si possano affiancare, integrare, al tuo ideale cristiano?”
Del Prete: ”Indubbiamente il fatto di aver praticato Arti Marziali sin da bambino ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del mio percorso evolutivo personale, non solo perché l’ approccio al Buddismo Zen per ciò che riguarda le discipline di matrice giapponese (Karate, Judo, Aikido) e al Taoismo per ciò che riguarda quelle più diffusamente definite “cinesi” (Kung Fu nelle sue molteplici forme, Wu Shu, Shaolin fino ad arrivare al Jeet Kune Do, che ne è una elaborazione creata e sviluppata da Bruce Lee) si può definire fisiologico, almeno dal punto di vista allegorico e simbologico, ma soprattutto perché può accadere, soprattutto se si predilige l’approfondimento Spirituale del Bushido, che una volta trasceso quello che è lo scopo principale della pratica marziale, cioè la difesa personale, ed avendo acquisito una certa sicurezza anche interiore grazie alla conoscenza di tecniche fisico-respiratorie e psicologiche, è possibile liberarsi, almeno in parte, da quelle che sono le ombre più velenose e diffuse nel mondo (le “Tenebre” a cui si riferisce la Bibbia): paure, ansie e conflitti, nelle molteplici forme. E’ così possibile rendersi gradualmente conto che questi “mostri” così diffusi e contagiosi altro non sono che delle costruzioni mentali, illusioni create non solo dal sistema (spesso pianificato) di condizioni esterne ma molto più spesso da noi stessi (“maya” come le chiamano induisti e yogi). Raggiunta, verificata ed assimilata (o meglio, metabolizzata) questa consapevolezza, automaticamente i veli che fino a quel momento avevano impedito alla Luce di risplendere sulla Realtà si dissolvono. Tutto diviene quindi più fluido oltre che, naturalmente, più chiaro.
Uno dei punti di svolta del mio percorso è scaturito da un dato di fatto storico: 4 tra i più eccelsi Maestri Spirituali (Budda, Confucio, Eraclito e Lao Tze, padre del Taoismo), praticamente tutti contemporanei , affermavano le stesse identiche Verità, e questo pur non conoscendosi in quanto abitanti a centinaia di chilometri di distanza e non avendo quindi mai comunicato tra di loro (e non c’erano neanche i media a quei tempi!) .
Ho pensato: “Come può essersi verificato un fenomeno del genere? Telepatia? Chiaroveggenza? Mezzi occulti di comunicazione?” Niente di tutto questo! Semplicemente: la Verità, quando la si scopre, la si riconosce a prescindere dal luogo in cui ci si trova e dalle fonti informative di cui si dispone. Pochi secoli dopo Gesù riconfermò molti di questi principi completandoli, come Lui stesso afferma, e promulgandoli con espressioni meno ermetiche e quindi più accessibili anche intellettualmente, ad iniziare dalla Fede nel Padre (fede=affidamento) che Lao Tzu chiama Tao ed Eraclito Flusso della Natura, continuando con l’Abbandono Totale non solo A DIO ma anche DEL MONDO materiale, con tutte le sue convenzioni, condizionamenti sociali e schiavitù più o meno pianificate (“Chi ama il mondo non ama Dio” “Siate nel mondo ma non del mondo” “Non state in ansia per i vestiti e per il cibo” dice il Nuovo Testamento). E ancora “Non preoccupatevi” “Non temere” “Sii calmo” , formule benedette (ottimi Mantra!!) ripetute dozzine di volte in tutta la Bibbia, quasi ad indicare anche e soprattutto questo come nostro Pane Quotidiano, nutriente e vitale per tutti noi: fiducia, calma e serenità. E questo coincide perfettamente con la Verità del Buddismo, del Taoismo, dell’ Induismo e della Filosofia Pre Socratica a Neo Platonica: cambia il Metodo, la forma, ma l’essenza è la stessa. Ho quindi voluto esplorare vari contesti spirituali e teologici, ed ho trovato continue conferme a quanto appena espresso. Le recenti scoperte scientifiche nell’ambito della psicanalisi (vedi ipnosi regressiva) e soprattutto nella fisica quantistica hanno dato ulteriori conferme a tali “Verità”, arrivando a confermare anche varie teorie relative l’esistenza e l’immortalità dell’anima, affermando oggi quello che da secoli già diverse tradizioni Religiose, Filosofiche e Spirituali affermavano, pur non potendo contare sugli attuali mezzi di ricerca.
Questo secondo me dovrebbe chiudere il cerchio, riducendo al minimo i dubbi e mettendo a nudo le falsificazioni. Per ciò che riguarda le mie esperienze nell’ambito spirituale, la Mistica Cristiana è stata ed è tuttora determinante: Maestri come Santa Teresa D’Avila, San Giovanni della Croce ed un po’ tutti i “teologhi tedeschi”, Suso, Taulero, Silesius fino ad Alberto Magno e l’ eccelso Meister Eickart (questi ultimi tutti domenicani, come San Tommaso D’Aquino, anche lui imprescindibile), ti prendono per mano e ti portano dentro il tuo cuore, dove c’è il Tabernacolo della Divina Presenza (San Paolo ci ricorda che lo Spirito Santo è in noi, e noi ne siamo il tempio). La meta verso la quale ci indicano il percorso è la percezione della Presenza Divina, in noi ed intorno a noi. Mi viene in mente la storia zen che narra di un pesciolino che si disperava nella ricerca dell’”acqua”, ed in particolare dell’ “oceano”, fino a che un pesce saggio gli ha fatto notare che nell’acqua, e quindi nell’oceano, il pesciolino c’era immerso completamente! “In Dio viviamo e ci muoviamo” afferma San Paolo. Ed è così, sempre, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. A mio avviso le opere dei Mistici Cristiani hanno un valore eccelso, ai livelli di libri inarrivabili come il Tao Te Ching e la Bhagavad Gita. Quindi, ancora una volta, conferme, solo conferme.”
Ricciardi: “Sei profondamente interessato anche alla ricerca parapsicologica, avendo avuto, a tuo avviso, diversi approcci con eventi paranormali: la tua ricerca è iniziata anche in conseguenza di un evento straordinario, però, che non hai cercato, ma che ti è capitato naturalmente: durante un intervento chirurgico, infatti, eri passato dal coma ad uno stato di tuo temporaneo affacciarti in un'altra e più alta dimensione di vita. Puoi, così, narrare più precisamente cosa hai vissuto e compreso in questo tuo affacciarti sul mistero, ed in che modo si sta delineando questo tua ricerca, riguardo i suoi aspetti essenziali? Ti chiedo anche se, a tuo parere, a parte la visione filosofica e religiosa che i vari individui possano coltivare al riguardo, il campo del paranormale sia, almeno in parte, esplorabile concretamente, e, quindi, anche se una ricerca scientifica vada incoraggiata in questa direzione...”
Del Prete: “Attualmente sono molte le strutture che si propongono di indagare scientificamente i fenomeni relativi il paranormale. Ho partecipato spesso a Meeting su questo argomento ed ho verificato personalmente che gli argomenti vengono esposti ed analizzati con particolare meticolosità e precisione, a volte anche eccessive. Penso comunque che la concretezza di molte delle Realtà considerate sinora ipotetiche sia ormai assodata. Nel mio caso specifico molte tra le persone più intime sono a conoscenza dell’ episodio in questione, accaduto quando ero bambino. Al mio risveglio la cosa che mi ha subito colpito e’ stata la sensazione che i colori fossero più spenti, quasi “grigi”… solo dopo anni ho saputo da parte di persone che avevano avuto esperienze simili alla mia che era una reazione dovuta alla precedente visione dei colori propri di dimensioni ultraterrene, molto più vivi e accesi di quelli a cui siano abituati nel nostro mondo tridimensionale. Ovviamente l’episodio ha influito enormemente sul corso della mia vita, non solo per ciò che riguarda l’impulso alla ricerca che poi ho intrapreso, ma anche perché il ricordo di quei colori così indescrivibilmente sgargianti mi ha messo automaticamente in sintonia con suoni e colori riferibili all’area delle Arti Psichedeliche e con i toni cromatici che le sono propri, sia dal punto di vista musicale che figurativo. In risposta alla tua domanda, spesso si entra in una certa ottica in seguito ad eventi in qualche modo traumatici. Ma anche discipline spirituali come lo Yoga, il Pranajama, la Meditazione Trascendentale e la recitazione dei Mantra (guarda caso!), se praticate con assiduità, impegno e devozione, possono accrescere le energie sottili e di conseguenza portare a percezioni maggiori.”
Ricciardi: “Uno dei concetti di fondo che hai spesso argomentato molto bene riguarda la tua convinzione che l'Universo sia un tutto animato, permeato di energia spirituale: quanto ti aiutato questa convinzione nel trovare l'ispirazione nella tua attività di musicista polistrumentista, ed, in generale, per vivere in modo più sereno ed intenso la vita?”
Del Prete: “Ha contribuito in maniera determinante, anche e soprattutto per ciò che riguarda la qualità e l’intensità della vita stessa, anche nel quotidiano più spicciolo. Chiaramente questo si riflette in tutti gli ambiti, ed in particolare in quello artistico. Basta leggere alcuni dei titoli dei miei brani usciti negli ultimi anni (“I Believe”, “The One”, “Pantarei”, “Dissolved in the Divine Flow”, “God in me in God”) e risulta lampante quanto la spiritualità abbia permeato la mia vita, a prescindere dai diversi generi musicali tra i quali mi è sempre piaciuto spaziare largamente e liberamente.”
Ricciardi: “Oltre al lavoro in elaborazione «Paolo Del Prete-The Mantra Album», ci sono altri progetti di natura culturale-artistica all'orizzonte, che prevedi potrai realizzare a breve?”
Del Prete: ”Sono partiti già diversi progetti paralleli e complementari, sia nell’ambito discografico che radiotelevisivo. In particolare sono “in progress” varie collaborazioni con Artisti con cui non condividevo microfoni e pentagramma da molti, molti anni….sarà una sorpresa!!”
Ricciardi: “ C'è qualche aspetto importante del tuo ruolo di musicista, ed, in generale, di persona che opera nella cultura, che non è stato adeguatamente colto e sottolineato dalla stampa, che vuoi cogliere l'occasione di sottolineare in questa occasione?”
Del Prete: “Tra le varie fortune che mi sono state riservate in questa vita c’è anche quella di aver incontrato praticamente sempre giornalisti attenti e professionalmente impeccabili, molti dei quali sono riusciti a seguire e a descrivere le mie “acrobazie”, non solo artistiche, a seconda dei diversi periodi ed in perfetta contestualizzazione (e tu ne sei un esempio eclatante!). Certo, spesso capita che la stampa si interessi più a situazioni mondane, quindi più popolari, ma anche questo fa parte del gioco…... “ Life is a game” postula uno degli assiomi fondamentali degli Scientologist (Stanley Clarke, eccelso bassista Jazz Rock tra i primi aderenti a questa “ingegneria del pensiero” insieme a John Travolta e a Tom Cruise, realizzo’ anche un album basato su questo concetto), e allora se c’è da giocare giochiamo nel migliore dei modi! L’importante è che ci si diverta e che alla fine si trovi il modo di essere tutti felici e contenti, in perfetta armonia e rispetto per le regole….. del GIOCO!!
Vorrei approfittare ancora della tua disponibilità per aggiungere un’ultima cosa. Ogni giorno che passa mi rendo sempre più conto che, nonostante le apparenze ed i continui rimbalzi manifesti di cause ed effetti materiali, l'Universo continua, sommessamente ma incessantemente, a spingerci verso l'Armonia, l'Amore, la Pace. Anche questa è una Legge Universale, potente ed immutabile. Quindi applicarla, immergendosi nel flusso dell’ Eterno Presente con serenità e fede tranquilla e sicura, porta a risultati certi. Provare per credere! Potrebbe succedere che poi, lentamente ma incessantemente (come il Flusso Divino!), ci si ritrovi a credere….e poi a VEDERE!!!”
[Questo servizio è stato pubblicato sulla versione telematica del giornale Dea Notizie, sui giornali on line Caserta24ore, Corriere di Aversa e Giugliano, sul giornale in carta stampata L'Altra Voce]