Dialogo con il poeta Giuseppe Cesaro |
Nel seguente dialogo si esprime Giuseppe Cesaro,
ispirato autore di numerose opere in poesia, edite ed inedite. Capuano, esprime
in modo eloquente l'anima di quella antichissima terra, ricca di cultura "senza
tempo". Fin dalla prima giovinezza, Giuseppe Cesaro è stato impegnato in ideali
incentrati sul dialogo e su una visione comunitaria (anche negli anni difficili
del conflitto tra lo Stato e le Brigate Rosse), nel recupero di giovani
trovatisi in problemi giudiziari soprattutto a causa del disagio sociale. La
stessa poesia di G. Cesaro è intessuta di simboli, archetipi, che, grazie al
potere del sogno, aiuti a superare il disagio per le ingiustizie del mondo, come
in una rinascita in altra forma (in una immagine al riguardo egli cita il
"liquido amniotico delle stelle"). Il sogno, del resto, viene visto in quanto
via di salvezza ma anche di allontanamento da una realtˆ amara...ad esempio in
una composizione poetica dell'autore è scritto che: "La ballerina
Vuol fuggire dal sogno la ballerina
anche se continua
a ballare sulle punte
per disegnare un mondo più leggero
Vuol fuggire dal sogno per cercare nella vita il pezzo mancante
ai suoi sogni d'azzurro." La creatività di Giuseppe Cesaro è tuttora in piena
fioritura, e la sua scrittura conserva freschezza di ispirazione unita a
fermenti sempre nuovi.
Ricciardi: "Le tue poesie esprimono immagini in cui
traspare una delicata fantasia, con accostamenti inconsueti di concetti, legati
da un filo conduttore sottile ed evocativo... In tali composizioni sono molto
presenti il mondo della natura, la musica, ma anche riferimenti all'impegno
sociale: puoi spiegare, più precisamente, quali siano i maggiori motivi
ispiratori per la tua arte?"
Cesaro: [citando una sua poesia in tema con
la domanda, dalla raccolta "Poesie e Pensieri", edito con "Il Grappolo" di
Salerno, nel 2000
dedicata a Maria Chiara delle Stelle)]
"L'Usignolo
Al primo mattino canta l'usignolo.
Sembra cantare pensoso solo a se stesso
Unisce le sue mani giunte sul petto, immagini di pensiero e di preghiera
Lontano Lontano Lontano si spande il cinguettio
per l'allegro fiorire. Poi
più piano e grazioso sussurra alle stelle il suo nome
Muto come un roseto" da "Poesie e Pensieri", pubblicato con "Il Grappolo" di
Salerno, 2000
La poesia citata, dedicata a Maria Chiara delle Stelle,
vagamente 'leopardiana' è rivolta alla musa, e e il poeta si presenta come un
usignolo.
I poeti muoiono giovani o vivono secoli di solitudine..dice Robin Williams nel
film "L'attimo fuggente..".citando un poeta shakesperiano americano, e forse non
a caso sarà definito poeta raro...e accostato a qualche poeta viandante come
William Blake..ma più di accostamenti sicuramente il poeta è un viandante e
anche testimone del tempo. La sua vicenda può apparire troppo singolare..ma in
realtà riguarda anche gli altri viaggiatori. Il motivo ispiratore è certo
rivolto alle mie muse..a qualche mia musa a volte in particolare..ed è
autobiografico."
Ricciardi: "Hai vissuto diverse esperienze di
pubblicazioni in un campo letterario particolarmente difficile, ossia quello
della lirica poetica: puoi descrivere qualcosa di tali esperienze ed un loro
bilancio? Inoltre, sei autore, inoltre, di un'opera in parte ancora inedita: "Il
poeta delle nuvole": miscellanea, dai ritmi di particolare suggestione, di
poesie, ma anche di recensioni, interviste, disegni: soprattutto diverse poesie
hanno trovato circolazione e successo nel web, ed un tuo "quaderno ribelle" ha
ricevuto il significativo premio letterario artistico "Leopardi", del Centro
Kant della giornalista e scrittrice Maria Conte. Quali sono i messaggi primari
che hai volto comunicare con queste complesse e multiformi opere?"
Cesaro: "I professori di Firenze e di Urbino,
di una antologia contemporanea, "Helicon" editrice -2003, ci vedranno versi
liberi e armoniosi,
votati però contro la stessa ragione realistica e adulta..con la grande
nostalgia di un mondo perduto ma ricco di potenzialità si riferivano soprattutto
a "Poesie e Pensieri".
Il mio primo libretto ufficiale di poesia è
"Sono Questo mondo", edizione "Meridiana" di Caserta, pubblicato nel 1990
Allora, dopo la famosa
ribellione giovanile,
io avevo preso a frequentare Il Centro sociale della Asl,
in Parco del Corso Trieste di Caserta. Mi vennero a trovare muse e poeti. Io
avevo già scritto un opuscolo giallo con la dedica "A Chi vive il dramma
dell'innocenza',
pubblicato in proprio con lo pseudonimo di Angelo Elmo.
Poi avrei affiancato altri pseudonimi,
Giuseppe Cesaro -Stella
Rod, Rosario.
Le poesie del libretto giallo non si prestavano molto alla comunicazione, ma i
versi intensamente simbolici con immagini di vivide carovane di bambini nati in
guerra e cresciuti smarriti sulla terra stupirono i critici.
Per esempio, in
"Domande Altrove" scrivevo: "Quale silenzio australe perseguita la notte ferita
quando essa scende e oscura il linguaggio ridando ai cento fiori il raggio...?",
ma anche "favole portate via".."In Raggi Idiomatici" dicevo: "Allorquando
sentinella, al suono di
curiosi cembali,
porteranno via le favole e le meraviglie di Dysneyland..quantunque al risveglio
noi racconteremo ai bambini di aver dormito in un'altra epoca".
Era evidente una frattura con la
realtà..mentre in "Sono Questo mondo",
definito essenziale,
favoloso, fantastico,
da una musa scrittrice...riprendevo il dialogo con 'madre perla poesia'.
Scrivevo: "Sei la rosa del davanzale..nulla di nuovo è l'amore--daccapo al
sole..ti scansi e ti avvicini..ansia dell'attesa sciocca...butterei a mare il
tuo vento scirocco".
Nè dimenticavo l'impegno sociale.
A una giovane psicologa, Rosa,
chiesi di contattare dei ragazzi di una comunità-famiglia di Bucciano di
Benevento..non molto distante dalla prigione minorile di Airola ..da dove me
n'ero andato con una clamorosa protesta..essi vennero per leggere delle mie
poesie. Rilasciai anche degli "autografi"..e c'era anche un giornalista de "La
Repubblica" che aveva scritto un libro su Papa Woytila che intervistò i ragazzi,
non me.
Non sempre la comunicazione è stato forse la migliore.. per poter ritornare a
quell'arcobaleno di tutti i giorni. E anche se io ho continuato sempre ad
ottenere volumetti pubblicati. Un sociologo di "Solaris Comunicatione"
m'incontrò in biblioteca..dove stanno tutti i miei volumetti..e mi chiese delle
poesie, e nacque anche "Altri Sogni"..delicato e struggente... Scrivevo: "Questa
volta nel mio castello eri entrata tu..,e la vita sembrava di nuovo
ricongiungersi con' i giorni veri."
La silloge "L'altra diagonale" è a livello
artistico forse la più riuscita, nel 2001..anche grazie all'esperienza
dell'editore Eugenio Rebecchi che m'invitò più volte a rendere migliore il
linguaggio senza ovviamente intervenire personalmente.
Nel settembre 2006 un altro volo pindarico "Con Buon Giorno Emily'"..
edito con Gabrieli editore,
Roma, pubblicato a
scopi promozionali in una collana europea, in poche decine di copie: un
originalissimo exursus biografico-istituzionale..intervallato da temi mitici,
in realtà autobiografici come "Il canto di Orfeo"..,
"Il Volo di Icaro"..canti alla fanciulla amata,
scriverò una nota critica,
che noterà la fervida fantasia e gli improvvisi sbalzi di immaginazione. mentre
l'editore romano della "Gabrieli" parlerà di opera non comune patrimonio
spirituale della società per l'evoluzione della nostra storia.
Non sempre però la pubblicazione di questi volumetti è poi accompagnata, come
nel caso de "L'altra diagonale"(che ottenne una inaspettata pubblicazione nelle
pagine interne di "Poesia" di La Crocetti, Milano), da una vera diffusione."
Ricciardi: " Puoi renderci partecipi di alcuni dei
tuoi progetti culturali futuri?"
Cesaro: "Così anche un poeta sempre molto recensito
su periodici e riviste rimane un po' 'sconosciuto' o conosciuto solo da addetti
ai lavori.
Forse nel futuro..io vorrei una maggiore libertà e autonomia..di scrittura..e
chissà quante cose ci sarebbero da scrivere sulla mia scrittura in rete..anche
sul rapporto con la mia città: vedi il libretto "Stella Fluviale"...(o la
"Regina del Volturno"), sempre con vagheggiamenti lirici che partono da quella
attitudine al sogno e all'immaginazione...sviluppato sin dalla mia
infanzia..anche in collegio..dove giocavo con le mie margherite invernali e
l'arcobaleno dello Stagno..e sognavo di tornare nella mia città delle rondini."
Introduzione e quesiti di
[Questo servizio è stato pubblicato sul giornale telematico "Caserta24ore", sulla versione on line del giornale Dea Notizie ,sul giornale in carta stampata "L'Altra Voce" (mensile), sul trimestrale in carta stampata "La Civetta"]
Antonella Ricciardi
, Intervista ultimata nel gennaio 2017