Intervista ad Adriano Tilgher |
Adriano Tilgher, segretario nazionale del Fronte sociale Nazionale |
1) Al congresso di Montesilvano, il secondo del Fronte, troviamo al centro
dell'attenzione varie posizioni. Si è molto parlato della possibilità di un
partito unico. Di recente, Forza Nuova ha frenato. Anche all'interno del Fronte
c'è chi, ad esempio Paolo Signorelli, preferisce una struttura federale,
considerando la differenza tra l'ispirazione spirituale prevalentemente
cattolico-tradizionalista di Forza Nuova e quella più laica, neopagana, vicina
agli insegnamenti del maestro di pensiero Julius Evola del Fronte. Lei quale
soluzione preferisce?
Alternativa Sociale è un fatto ineluttabile. Prediligo il partito unitario perchè è dall'amalgama delle differenze che nasce il nostro patrimonio ideale, e quindi c'è la possibilità di creare un grosso strumento politico alternativo. La gente lo aspetta, ma non la gente dell'area, perchè se noi ci fossilizziamo con l'area non abbiamo capito. L'area è in ritardo. Al partito unico si arriverà per gradi. Noi andremo attraverso una confederazione che durerà lo spazio di un'elezione.
Da sinistra: Roberto Fiore, Adriano Tilgher, Alessandra Mussolini e Luca Romagnoli |
2) Quali dovrebbero essere le condizioni per un eventuale allargamento di Alternativa Sociale? Alternativa Sociale, proprio perchè confederazione, diventa una struttura aperta. Ci sono dei paletti di partecipazione: il primo e fondamentale è la chiusura integrale al Polo e all'Ulivo, alle due strutture liberiste che rappresentano di fatto il potere finanziario e non la gente.
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3) Già alla fine degli anni '60, all'epoca degli incidenti di Valle Giulia a Roma tra studenti rossi e neri, si disse contrario a quella contrapposizione che poi avrebbe potuto rafforzare il sistema, con la scusa dell'evitare problemi dovuti a movimenti radicali. Adesso sarebbe favorevole ad accordi elettorali con forze anche di sinistra puntando su delle convergenze, fermo restando che Alternativa Sociale resta alternativa sia alla destra liberalcapitalista sia alla sinistra marxista?
Siamo alternativi sicuramente a questa forze. Nel '68 noi tentammo una grande operazione che era prematura, quella dell'unità generazionale contro il potere, a prescindere da qual era la formazione. Però si riuscì a creare una situazione di rottura nelle Università. Oggi il comunismo non c'è più come ideologia, c'è soltanto come metodo d'azione politica: Violante n'è l'espressione caratteristica. C'è una crisi autentica di contenuto da parte del popolo della sinistra vera. Io immagino i combattenti per il comunismo degli anni che furono: quando sentono i discorsi di D'Alema si rivoltano nelle tombe.... C'è la possibilità di un grande fronte, ecco perchè ci dobbiamo rivolgere a tutti gli italiani, qualunque è il loro passato politico. Noi dobbiamo fare il partito della gente. Allora se mi chiedete se questo partito della gente è di destra o di sinistra, io rispondo: se il Polo e l'Ulivo sono il partito di destra noi siamo la sinistra, se sono il partito di sinistra noi siamo la destra. Noi siamo tutto ciò che i potentati al servizio dei poteri forti non sono, anche se nominalmente tentano di occupare lo spazio di destra e di sinistra, con finti uomini di destra come Gianfranco Fini e finti uomini di sinistra come D'Alema e Veltroni.
4) Che giudizio dà della politica di Bush? La politica di Bush m'interessa fino a un certo punto: a me interessa l'inesistenza della politica estera europea, perchè l'Europa ha una funzione nel bacino del Mediterraneo, e sono le risorse energetiche ed anche spirituali dell'altra parte del Mediterraneo quelle con cui ci dobbiamo collegare per confrontarci. Bush potrà fare una politica estera sicuramente favorevole ai suoi padroni, a quelli che lo finanziano: deve pagare quindi queste cambiali. Ma è l'Europa che non si capisce perchè si crea momenti di conflitto con i suoi potenziali alleati: lo ha fatto col governo D'Alema quando bombardò Belgrado, lo fa adesso bombardando l'Irak e opprimendo quelle popolazioni il cui unico torto era quello di avere un loro capo nel quale credevano, e che evidentemente era scomodo a determinati potentati. E' la prova che esiste soltanto un sistema bancario al servizio del sistema bancario planetario.
5) Alternativa Sociale ha avuto un risultato molto alto nel collegio Napoli-Ischia. A cosa si deve? Il successo del 9,1% a Napoli-Ischia va collegato coi risultati anche che abbiamo avuto anche a Genova e a Milano, dove è vero che non abbiamo raggiunto quelle percentuali, a Milano l'1,3 a Genova l'1,4, ma abbiamo preso il 40% dei voti in più rispetto alle europee. Nella zona di Ischia- Napoli il discorso è andato più forte perchè ci siamo concentrati di più come campagna elettorale, perchè abbiamo speso qualche soldino in più, perchè esiste una maggior disponibilità del Sud a riscattarsi dagli sfruttamenti. La gente non va più a votare come espressione di malessere, bisogna convincere a tornare a votare, perchè è proprio quello che vuole il sistema di potere non mandare la gente a votare. In America vota il 40% degli iscritti nelle liste elettorali, cioè meno del 20% della popolazione utile, diciamo così. E quella dovrebbe essere la democrazia perfetta? In Italia ci vogliono portare più o meno a quelle percentuali. |
Manifesto Elettorale di Adriano Tilgher |
6) Perchè il Fronte è contrario al mandato di cattura europeo?
Perchè è una negazione fondamentale dei diritti di libertà dei cittadini, il che vuol dire inficiare la certezza del diritto, che già in Italia è ipotetica. Il mandato di cattura europeo vuol dire dare a magistrati di altre nazioni, secondo leggi che non vengono recepite nel nostro Stato, la possibilità di venirci ad arrestare a casa nostra. Noi abbiamo la legge Mancino. In Francia e in Germania c'è una legge che dice che chiunque contesta la legittimità dell'Olocausto commette un reato di apologia di genocidio. Se uscisse uno studioso...pazzo, intelligente... che determini che l'Olocausto non è esistito, dalla Germania gli possono fare un ordine di cattura (perchè l'ordine di cattura è obbligatorio) per un fatto che in Italia non è reato. Questo va moltiplicato anche per tutti i reati d'opinione, per tutti i reati associativi. L'associazione a delinquere, che è una deturpazione della legislatura italiana, non esiste negli altri Stati. Magari si aumentano le pene, non serve ipotizzare un reato associativo, c'è pure l' aggravante in Italia per più persone. Chiunque può fare vendette trasversali, e mai saranno perseguibili.
7) In Italia è tutt'ora in vigore la disposizione transitoria della Costituzione che vieta la ricostituzione del Partito nazionale fascista. In questo modo si sono criminalizzati i fascisti per le sole idee. E' vero che con il movimento di Giorgio Pisanò, "Fascismo e libertà", si è usato il termine "fascismo", appellandosi a un cavillo, nel non riutilizzare direttamente la sigla "Pnf". Ma certe volte questa disposizione è stata interpretata in modo estensivo. Vediamo il metodo del decreto di Paolo Emilio Taviani, i casi di Ordine Nuovo e del suo movimento di un tempo Avanguardia Nazionale.... Lei è favorevole ad abrogare questa norma,e perchè secondo lei poi non è stato fatto in quasi 60 anni?
E' il solito discorso che le idee fanno paura. Io sono stato condannato per ricostituzione del Partito fascista nel '76, e devo dire che è una condanna di cui sono orgoglioso. Ma non credo mai di essere stato all'altezza di ricostituite il disciolto Partito nazionale fascista. Evidentemente ci riallacciamo a quelle idee, ma se oggi togliessero quella disposizione, io per primo non ricostituirei il Partito nazionale fascista, perchè lo riterrei un insulto nei confronti di Benito Mussolini, che è un uomo che ha segnato la storia non solo d'Italia. Se ne stanno accorgendo adesso gli storici veri, non quelli italiani.... Sono al servizio di determinati partiti, che devono fare dell'antifascismo militante. Evidentemente quella disposizione non ha più ragione di essere ne' di non essere, perchè ormai è superata dalla storia. Mussolini avrebbe oltre 100 anni... se non fosse morto in quel modo drammatico, vergogna per l'Italia. Dobbiamo su quella scia costruire lo strumento del futuro, e chissà che non lo sia proprio Alternativa Sociale, che ci darà la speranza di un futuro migliore.
[Questo articolo è stato pubblicato sul giornale il Quotidiano di Caserta]