Nel seguente dialogo, parla Giovanni Di Costanzo, esponente della società civile, da anni impegnato intensamente nel sociale. Attivo sul piano locale, ma anche nazionale, Giovanni Di Costanzo, storico componente di Italia Viva, si presenta alle elezioni comunali di Santa Maria Capua Vetere, con la lista civica "Liberi per S.M.C.V.": parte di una più ampia coalizione di formazioni ambientaliste-animaliste, meridionaliste e con il movimento Cinque Stelle. Candidato sindaco della coaliazione è Raffaele Aveta, giovane ma già storico esponente dei Verdi, avvocato e ricercatore universitario; suo il motto: "Sono le nostre azioni che contano; i nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false finchè non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo", sua anche la brillante proposta di candidare Santa Maria Capua Vetere (l'antica Capua) a Capitale Italiana della cultura per il 2025. Del resto, la cittadina un tempo era stata una metropoli, paragonabile con Roma: "Altera Roma", quindi "Altra Roma", la definiva l'oratore latino Cicerone, ed i suoi primi insediamenti conosciuti, di origine italica (osca ed etrusca) secondo vari archeologi, sono tra i più antichi della storia conosciuta. Nota anche per essere stata raggiuta dal condottiero fenicio-cartaginese Annibale e per essere stato luogo d'origine della rivolta dello schiavo trace Spartaco, che partì appunto dai gladiatori dell'Anfiteatro Campano, Santa Maria Capua Vetere è divenuta più nota anche per una raccapricciante vicenda di torture in carcere, ad opera di sedicenti "tutori dell'ordine", che, in realtà, violentavano i principi costituzionali. Per il rispetto dei diritti di detenuti ed ex detenuti, invece, si spende l'ispirato impegno di Giovanni Di Costanzo, attento profondamente tra le altre cose, anche alla tutela sociale della maternità e dei malati, profusi pure nell'impegno a favore di asili nido comunale e del rilancio del cittadino Ospedale Melorio, divenuto anche presidio anti-covid. Pragmatismo ed idealità si fondono, così, nell'impegno quotidiano di Giovanni di Costanzo...
Ricciardi: “Ti candidi con la coalizione civica ed ecologista "Liberi per Santa Maria Capua Vetere": un insieme di formazioni, appunto, civiche ed ecologiste, che ha stilato un patto etico, contro il clientelismo ed a favore della trasparenza, oltre che del potenziamento della sanità pubblica locale. Puoi esporre di più qualcosa sulle componenti di tale alleanza e sugli aspetti che più ti hanno convinto a candidarti?”
Di Costanzo: “Gli aspetti che più mi hanno convinto a candidarmi riguardano il fatto che, dopo 20 anni della mia esperienza politica cittadina, già con il candidato sindaco Enzo Iodice, ho poi visto che questa città è morta, sul piano della progettualità: diciamo che non è stato fatto nessun progresso, dopo la legislatura di Enzo Iodice. Ho collaborato con l'amministrazione di Mimmo De Pascale, e poi otto anni con Enzo Iodice, che ha lasciato un bel segnale alla città: l'illuminazione, le strade nuove, le cure per la Villa Comunale, Piazza Mazzini, via Giovanni Paolo I, un parco giochi urbano per i bambini. Dopo 20 anni, tutte le amministrazioni che hanno proceduto, sono state purtroppo tutte fallimentari: nessun progresso per la città. Così, appunto dopo 20 anni, ci siamo riuniti: un gruppo di amici della vecchia legislatura, che abbiamo condiviso con Raffaele Aveta. Abbiamo insieme sposato dei progetti futuri per la città: quello che vogliano realizzare da qua a 10 anni. Stiamo lavorando per portarlo ad essere il nostro candidato sindaco. Ci tengo a precisare che è l'unico ad avere presentato progetti futuri per la città. Ci auguriamo che i nostri concittadini sammaritani si sveglino: nei cinque anni, l'amministrazione di Mirra è equivalso solo ad un commissario straordinario. Non ha fatto nulla per il progresso di Santa Maria Capua Vetere.”
Ricciardi: “Il parallelo con il commissariamento fa pensare a situazione bloccate.”
Di Costanzo: “Sì, situazioni bloccate; qualcosa si può capire, per l'anno di covid, ma diversa è la situazione degli altri quattro anni, in cui non ha progettato nulla. Per chiarire con degli esempi: la città non ha attinto ad un finanziamento regionale, non ha avuto un progetto europeo approvato; l'ultima tegola che cade sulla testa di noi sammaritani è un finanziamento della Comunità Europea, di un milione e mezzo di euro, sparsi in tutta Italia, per l’apertura degli asili nidi comunale: questo comune non ha aderito... e pensare che poteva attingere a 700.000 euro per aprire gli asili nido comunali.”
Ricciardi: “ Erano anche un aiuto alla famiglia, alla maternità...”
Di Costanzo: “Esattamente, erano un aiuto ai bambini, alle famiglie che vanno a lavorare, che, invece di pagare un asilo nido privato, potevano avere un asilo comunale gratuito... e questo è il nostro rammarico. Oggi, con Aveta, ci auguriamo che i nostri concittadini ci sostengano, perchè è l'unico che, ripeto, sta facendo proprio il cambiamento della città. Se vedete nelle locandine, nei manifesti, negli striscioni, è l'unico che ha presentato dei progetti per la costruzione del futuro. “
Ricciardi: “In effetti, l'avvocato e ricercatore universitario Raffaele Aveta, storicamente esponente dei Verdi, ha presentato l'ambizioso progetto di candidatura di Santa Maria Capua Vetere, un tempo l'antica Capua, a capitale italiana della cultura 2025: puoi spiegare di più di questo grandioso piano di radicale rilancio di questo antichissimo luogo?”
Di Costanzo: “Certo, poi è una scommessa di tutta la coalizione con cui sosteniamo Aveta... che per il 2025 potremo essere la Città della Cultura: ce lo auguriamo, che la metteremo tutta. Noi ci crediamo, io ci credo, per cui chiedo ad un possibile interlocutore: tu, cittadino sammaritano, ci credi? Allora, sostieni Aveta.”
Ricciardi: “Sul piano anche nazionale, sei storicamente un rappresentante di Italia Viva, da anni impegnata in riforme fondamentali sulla scuola, per l'occupazione, tra cui il dato di fatto dell'assunzione di 150.000 precari, il garantismo per la civiltà giuridica, e non solo. Ci sono particolari punti di raccordo tra questa coalizione civica ed il tuo impegno a più ampio raggio?”
Di Costanzo: “Sì, io ci tengo a precisare: sono un fedelissimo di Matteo Renzi, seguo Matteo Renzi, con Italia Viva, dal 2016. Il mio impegno a livello nazionale resta immenso; a livello locale, provinciale, sono deluso dalla nostra segreteria provinciale che deve dare più autonomia ad un coordinatore cittadino, dopo che alle regionali ci siamo impegnati a prendere 1050 voti per Italia Viva a Santa Maria Capua Vetere; e invece i miei responsabili provinciali mi volevano obbligare ad andare con un candidato sindaco deciso non da noi…io non sono d’accordo, perché mi volevano far candidare con la Lista Mirra. Io non sono mirriano, perché, combatto oggi questa battaglia di legalità, di fiducia, di trasparenza, nei confronti della città; a Santa Maria, se mi consentono gli amici, i sammaritani, decidiamo noi per chi candidarci. Aveta rappresenta il meglio della coalizione, di tutti gli schieramenti, che ora si stanno proponendo a rinnovo dell’amministrazione comunale. Noi vogliamo andare con Aveta, la segreteria provinciale non mi ha dato il simbolo, per presentarlo a Santa Maria Capua Vetere, come Italia Viva. Ho presentato così una lista civica: “Liberi per Santa Maria”: l’abbiamo appunto presentata a sostegno di Raffaele Aveta. E ci tengo a precisare che in questa nostra lista civica, “Liberi per Santa Maria”, ci sono quattordici amici di Italia Viva, candidati nella nostra lista, su ventiquattro, complessivi.”
Ricciardi: “Ci sono altre attività, sul piano politico- sociali, oltre che culturale, su cui pensi al momento di potere aggiungere altro?”
Di Costanzo: “Tutti mi conoscono per il fatto che io ho sempre lavorato nel sociale: ho aiutato sempre le persone bisognose; non c’è bisogno che lo debba dire, ma i miei concittadini mi conoscono. Chiunque abbia bussato alla mia porta, ha trovato sempre una porta aperta.”
Ricciardi: “Hai supportato anche interrogazioni parlamentari, per i diritti umani, dell’onorevole Roberto Giachetti.”
Di Costanzo: “Sì, con l’onorevole Giachetti, automaticamente, ci sentiamo una volta al mese, proprio sulla legalità, la giustizia, la trasparenza nel trattamento di detenuti ed ex detenuti. Temi che non hanno, troppe volte, una visibilità democratica, ma la devono avere; con l’onorevole Giachetti abbiamo fatto una battaglia perché la legalità, la giustizia, la trasparenza valgano anche nei loro confronti.”
Ricciardi: “Così può essere rispettato di più lo Stato stesso, perché chi rispetta può venire meglio rispettato.”
Di Costanzo: “Certo; continuerò su questa linea, sempre. “
[Questo servizio è stato pubblicato sul giornale on line "Caserta24ore-Il Mezzogiorno"]
Introduzione e quesiti di