Intervista a Renato Carfora

Renato Carfora e Alessandra Mussolini

In questa intervista in esclusiva, Renato Carfora, esponente di AS, si esprime in particolare contro l'ambiguità di quella corrente minoritaria di AN denominata destra sociale, che, nonostante il richiamo a certe radici, nulla fa di concreto per contrastare la svolta liberaldemocratica ed antifascista di Gianfranco Fini. Punto storico della destra casertana e maestro per tanti giovani cresciuti tra ideali a "alti" valori di riferimento.


D.) Signor Renato Carfora, quali prevede saranno le prospettive future del suo partito, Libertà di Azione, e della più ampia confederazione di cui fa parte, cioè Alternativa Sociale?

R.) Liberamente cerchiamo di creare un movimento, che poi diventerà partito dopo il 5, perchè ci attesteremo sicuramente su una percentuale anche minima, ma significativa: perchè è un partito che non c'era, è un partito che si crea, con la massima libertà.


D.) Non a caso si chiama Libertà di Azione...

R.) Esattamente, se poi è proibito fare politica in Italia al di fuori dai poli, che ce lo dicano: è come se ce lo stessero già dicendo, facendo delle leggi ad hoc per sbarrare il passo a chi voglia parlare liberamente.


D.) Alessandra Mussolini si è espressa negli stessi termini.

R.) Evidentemente mangiamo lo stesso pane, siamo accomunati da questo ragionamento, da questo tipo di scelta che abbiamo fatto. Noi non a caso abbiamo raccolto la destra, proprio perchè vogliamo esprimere quei valori che sono assopiti in questa destra sociale di AN, per non usare proprio il termine rinnegati.


D.) Qualcuno in AN li ha proprio rinnegati, nel modo più netto...

R.) Il problema è questa destra sociale in AN che tanto va decantando l'ex amico Alemanno: chè poi di sociale lì non è rimasto niente, è rimasta "polverina"....


[Questo articolo è stato pubblicato sul giornale il Quotidiano di Caserta]



Antonella Ricciardi , 29 marzo 2005