Intervista a Katia Anedda

Katia Anedda, compagna di Carlo Parlanti

Con la testimonianza che segue tra breve, Katia Anedda sottolinea le principali incongruenze ed illogicità nell'iter giudiziario che in California ha portato alla condanna a nove anni di reclusione del suo compagno Carlo Parlanti, accusato di sequestro, violenza sessuale e domestica, nei confronti della sua ex, Rebecca Mckay White. Carlo Parlanti, italiano del comune toscano di Montecatini, di professione manager informatico, per le sue profonde competenze in materia era molto ricercato da importanti compagnie statunitensi, ragion per cui si era trasferito in America, incrociando la strada della White, la quale era rimasta particolarmente scossa dalla fine della loro storia, anche dopo il ritorno di Carlo in Europa. Del caso si è occupato in particolare il sito Internet Etleboro (http://etleboro.blogspot.com), dal quale è tratta la seguente citazione, riguardo la non sempre cristallina e corretta applicazione del diritto e dell'accertamento delle prove da parte americana: «Non finiremo mai di dirlo, più leggiamo questo processo più ci rendiamo conto che se uno Stato che si dice democratico di diritto ha bombardato un paese perchè cercavano le armi di distruzione di massa, e invece le uniche le hanno buttate loro, dobbiamo cominciare a chiedere delle spiegazioni.» (precisamente a questo link, dove è possibile leggere anche una lettera di Carlo: http://etleboro.blogspot.com/2006/09/la-condanna-dellignoranza.html). Del resto, anche se gli U.S.A. non sono naturalmente l'unico Paese nel quale si verifichino errori e storture processuali, non bisogna dimenticare che proprio gli Stati Uniti sono particolarmente noti per una serie di inquietanti circostanze, dal numero abnormemente alto, rispetto alla percentuale della popolazione, di prigionieri e condannati a morte di colore, ad una prassi, in tali situazioni, che si vuole inflessibile ma che spesso è anche più che discutibile: basti pensare al caso dell'attuale presidente, George W. Bush, sostenitore della teoria dell'« occhio per occhio» in politica estera e nell'amministrazione della giustizia, che da governatore del Texas concesse la grazia (commutandogli la condanna in ergastolo) ad un maniaco omicida che aveva ucciso circa 300 persone, soprattutto donne, sulle autostrade d'America, oltre ad aver compiuto numerosi stupri (di recente si occupò del caso anche un servizio di « Top Secret», trasmissione di Canale5) e la negava di regola ai condannati più poveri ed immigrati. Nonostante il governo U.S.A. abbia spesso frapposto reali ostacoli ad una equa applicazione di criteri di giustizia specie in contenziosi con altri Stati (per l'Italia, possiamo ad esempio ricordare i casi del Cermis, quello di Calipari, ...), si spera comunque che i magistrati americani possano tenere presenti le evidenze emerse nel corso del processo ed agire di conseguenza. In più, è utile ricordare che le trascrizioni del processo sono presenti a questo indirizzo web: http://www.thepeoplevscarloparlanti.com, per cui è utile il contributo di chi volesse partecipare alla traduzione dei documenti riportativi.

1) Tu, in quanto compagna del giovane Carlo Parlanti, dal 2004 in stato di prigionia perchè accusato di violenza sessuale e domestica nei confronti della sua ex, l' americana Rebecca Mckay White, conosci bene la sua vicenda giudiziaria, della quale hai più volte sottolineato una serie di contraddizioni insanabili. Puoi spiegare più in dettaglio, con almeno qualche esempio, l'impossibilità fisica per Carlo nel compiere le violenze sessuali, e più in generale fisiche, addossategli?

Come esposto nel sito web www.carloparlanti.it ho elencato alcune delle incongruenze e impossibilità fisiche di quanto Carlo sia stato accusato, partendo dall’accusa di essere ubriaco per aver assunto 4 litri di vino, precisata più volte anche in sede di processo, alcool assunto in 5/6 ore, che avrebbe avuto un effetto devastante sull’organismo, da qui l’impossibilità di avere la forza di un qualsiasi atto violento, ancor di più l’impossibilità di avere una erezione, quindi impossibilità di stupro, la dichiarazione della stessa ‘vittima’ di essere stata ripetutamente picchiata sul viso a pugno chiuso e trascinata e sbattuta contro il muro per ben 60 volte, 30 ad una bacheca di sughero e trenta al muro adiacente, le fotografie dell’appartamento evidenziavano il muro e la bacheca in perfetto ordine, il signore della manutenzione dell’appartamento ha testimoniato che non erano state fatte assolutamente riparazioni nell’appartamento, considerando che i muri sono di cartongesso, avremo dovuto scorgere, o se non altro i poliziotti che hanno esaminato l’appartamento avrebbero dovuto scorgere, un qualche segno di violenza. La testimonianza che dopo queste assurde violenze e assunzione di alcool, Carlo il giorno dopo si sia svegliato alle 6.30 del mattino per andare a lavoro e abbia continuato la sua vita sportiva e professionale come sempre. Impossibile pensare il modo in cui descrive la violenza, essere legata come lei descrive, tratto da un film, la caviglia destra col polso destro, la caviglia sinistra col polso sinistro, è impossibile violentare una persona in quello stato e se lo si fa di sicuro non ne esce viva, e in ogni caso basterebbe leggere il capo d’accusa per notare l’impossibilità fisica che una donna possa essere oggetto di una tale violenza e rimanere viva, ma così come è stato scritto sul sito di etleboro, nemmeno un super uomo poteva infliggere gli atti di cui Carlo è accusato. In più, è utile ricordare che le trascrizioni del processo sono presenti a questo indirizzo web: http://www.thepeoplevscarloparlanti.com , per cui è utile il contributo di chi volesse partecipare ala traduzione dei documenti riportativi.


2) Inoltre, nel sito da te dedicato a Carlo Parlanti, hai raccolto una serie di elementi che evidenziano quanto la White si sia contraddetta riguardo le date delle violenze che afferma di avere subito ad opera di Carlo, oltre a non avere denunciato i fatti con una tempestività tale da potere fare accertare da dei medici l'attendibilità o meno di quelle sue dichiarazioni: anche in questo caso, puoi spiegare più per esteso queste circostanze?

Be’ più che io le abbia raccontate ho inserito i link agli atti del processo, dove sono gli avvocati a raccontarlo e la White a testimoniarlo. Pur avendo dichiarato che la presunta violenza fosse avvenuta tre settimane prima, con i fatti raccontati, in ogni caso si sarebbero riscontrati segni di violenza, una testa sbattuta contro una bacheca di sughero 30 volte e poi contro il muro adiacente altre 30 con tutta la forza di Carlo, tanto da perdere i sensi, ed avere il cranio spaccato, a distanza di tre settimane, non si può uscire indenni, con una dichiarazione di un medico, del tutto inattendibile, della 6° e 7° costa fratturata, proprio là dove non si era mai detto che la White avesse preso botte, all’altezza del seno, nelle stesse foto scattate alla polizia, la White evidenzia un ematoma sbiadito e invisibile sull’avambraccio sinistro, e fa segno all’altezza dei reni dove dice di aver preso calci da Carlo, due giorni dopo, il medico non solo dice che non vi sono fratture nè traumi cranici a parte la sesta e settima costa all’altezza del seno, oltre a dichiarare che il motivo per cui stende il rapporto medico è perché la vittima non può fare la denuncia senza un referto medico, mentre la denuncia era già stata fatta due giorni prima. Questo è un altro grosso dubbio che sorge, guardando anche la firma della White posta su quel rapporto, completamente diversa dalle altre firme; io mi sono chiesta: ma la White è davvero stata dal medico? Oppure ha avuto il favore dalla sua amica del cuore, assistente del medico in questione? I rapporti medici non furono presentati alla giuria, questo mi fa pensare che se lo fossero stati, la giuria avrebbe avuto più evidenze dell’innocenza di Carlo.

3) Addirittura la giuria che ha condannato Carlo Parlanti, pur ammettendo l'inaffidabilità di molte deposizioni della White, ha sostenuto che ciò possa essere dovuto ad alterazioni psichiche causatale dai traumi degli abusi che avrebbe subito, il che non inficerebbe così la correttezza della condanna del tuo fidanzato: in che modo si spieghi tale strana dichiarazione?

No, quella dichiarazione è del giudice, e penso che sia una mossa politica, come saprai in America i magistrati sono eletti, più fanno il volere degli elettori più hanno possibilità di essere rieletti, così come è stata presentata la vicenda, da mandare la stessa giuria in confusione, il giudice aveva convinto il pubblico ministero ad offrire un patteggiamento a Carlo, l’ammissione dello stupro e in 5 mesi a casa, Carlo ha rifiutato, inibire la condanna di stupro, anche solo lasciando la condanna di Battery, è una sentenza di un anno, quindi non solo Carlo avrebbe scontato più anni di quanti gli dovevano essere sentenziati, ma soprattutto la California avrebbe potuto avere problemi con la Germania, per la quale Carlo è stato estradato per accusa di stupro e sequestro di persona, quindi non poteva essere condannato per Battery, si deduce che Carlo avrebbe scontato una sentenza che non doveva e poi non avrebbe comunque avuto senso offrire un patteggiamento, vuol dire perdere per un giudice, mentre per la giuria sembra che abbia reputato inconsistenti le dichiarazioni della White, mentre tre dei giurati erano determinati nella condanna, gli altri erano dubbiosi, sembra che si siano lasciati influenzare dall’esperto di abusi sulle donne, e sulla dichiarazione di una ex fidanzata di Carlo, che lo ha descritto come un soggetto violento, non tenendo conto della mia deposizione, visto che non solo lo conosco da 14 anni, ho condiviso con lui 5 anni di convivenza e della deposizione di un'altra ex di Carlo, Irlandese, che lo ha descritto un gentiluomo, persona sana e altruista. A mio parere si intravede del razzismo, ma questo lo si può dedurre leggendo le trascrizioni sul sito www.thepeoplevscarloparlanti.com

4) La White ha addirittura ammesso di avere mentito, riguardo alcuni particolari della vicenda: puoi illustrare a cosa sia riferito questo episodio?

La White ha ammesso di aver mentito quando è stata colta in flagrante: ad esempio, le fu mostrata un email che lei aveva scritto a me, ed era una copia dell’avvocato di Carlo, dove non vi era il numero di serie imposto sulle email da lei consegnate al PM. In questa email lei mi scriveva che avrebbe trovato Carlo, avrebbe messo le cose a posto, che aveva amici nella mafia, ed altre eresie, lei accusò me di aver inquinato le prove. [La White, n.d.r] disse che non aveva mai scritto una cosa del genere, sino a che non le fu mostrata la stessa email con il codice del PM, email da lei stessa consegnata all’ufficio del PM. Lì dovette ammettere di aver mentito, la stessa cosa si è verificata con un'altra email scritta a Brian, il socio di Carlo, poi ancora, in preliminare aveva detto più volte che lei aveva denunciato Carlo a seguito della richiesta di aiuto economico al padre e che il padre avrebbe dato aiuto economico se avesse sporto denuncia, a seguito del contatto del detective del PM con la madre la White ha inviato subito un email dicendo che non aveva mai parlato col padre ma con la madre. Di ritrattazioni ce ne sono state a iosa, per dirvele tutte dovrei riscrivere tutte le trascrizioni.

5) Carlo Parlanti venne arrestato in Germania, dove era di passaggio, in seguito ad un mandato di cattura spiccato in California, del quale non era affatto a conoscenza. Nel carcere di Duesseldorf, dove fu detenuto, non potette usufruire di un interprete in grado di parlare italiano (comunicando così solo con l'avvocato Franzisca Lieb, in inglese), ed attualmente, nella prigione americana, è in condizioni di isolamento: trovi ci sia un filo conduttore in queste condizioni di particolare disagio verificatesi per Carlo?

E’ una vicenda alquanto strana su tutti i punti di vista, dire se c’è un filo conduttore non lo so, è di certo strano, che in una situazione come quella che il mondo stia vivendo, e soprattutto gli Stati Uniti, terrorismo e cose così gravi, questo interesse di condannare Carlo sulla base prima di una denuncia del tutto inattendibile e poi di un processo condotto in quel modo.

6) Ritieni siano presenti significative possibilità per una riapertura del processo?

A dire il vero, da quello che emerge, se solo ci fosse un po' di giustizia, sono presenti evidenze per inibire immediatamente il verdetto se non addirittura per punire chi ha commesso dei crimini, come prove inquinate e privare della libertà una persona di cui non è stata dimostrata la colpevolezza.

7) Avete in programma nuove iniziative particolari in prospettiva della campagna già in atto a favore della libertà e della verità sul caso di Carlo Parlanti?

Come scritto anche sul sito, grazie ad Etleboro, che è stato il primo mezzo di comunicazione che ha evidenziato quanto sia impossibile che Carlo Parlanti avesse commesso gli atti di cui è accusato, si è costituito un gruppo che sta studiando il caso. Nel frattempo stiamo aspettando dall’avvocato alcuni degli atti che ci mancano, stiamo cercando di aiutare l’avvocato nelle evidenze, puoi avere più informazioni in merito contattando Etleboro, degli studi sul caso, me ne sto occupando marginalmente in questo momento.

[Questo articolo è stato pubblicato sui seguenti giornali: Deasport, Corriere di Aversa e Giugliano, Caserta24ore, Rinascita, L'Altra Voce; inoltre, questo servizio è stato riportato anche nel libro "Il terzo anno di attività parlamentare" di Luca Romagnoli, sul periodo luglio 2006-luglio 2007, a proposito della VI legislatura (2004-2009) del Parlamento Europeo]



Antonella Ricciardi , 25 settembre 2006